Diario di danieldds177

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25 agosto 2020

MENTRE LA CASA VA A FUOCO TU PENSI AD INNAFFIARE LE AZALEE
Indubbiamente era il miglior balcone fiorito mai visto, ma....qualcosa non quadrava.
Una parete esterna curatissima, viva e vivace.
Nessuno era però mai riuscito ad entrare nell'abitazione. Quel giorno che con una scusa, di soprassalto, son riuscito a varcare la soglia, mi son trovato difronte ad uno spettacolo decadente e drammatico; mura ancora annerite dall'incendio scoppiato 10 anni fa , per incuria dell' impianto elettrico, e mai sistemato ,muffa ovunque.
PERCHÉ? ho gridato ad alta voce.
Spaventata e arrabiata per la domanda, mi rispose dopo lunga insistenza, che curava in maniera maniacale il balcone esterno, per non pensare all'interno.
Sistemare la casa bruciata, le faceva riaffiorare tristi ricordi passati, delusioni famigliari mai superate, paure inascoltate e anziché trovare il coraggio di fermarsi e semplicemente accettare le cose per come sono, fuggiva, deviava tutte le sue energie alla cura dell'esterno, rendendolo superlativo ma totalmente "staccato" dall' insieme della casa.
Tutte le grandi imprese i capolavori i risultati eclatanti, nascono dalla fuga.
Più il mostro è grosso più energie devo trovare da dirottare per non pensarci, e ovunque io le indirizzi, faccio sicuramente bene.
Se facciamo un capolavoro per fuggire e non per scelta, è facile da capire, infatti, una volta raggiunto un ambizioso traguardo, vogliamo di più poi ancora di più fino all'infinito, fino a conseguenze spesso drammatiche, e soprattutto senza quel senso di appagamento e godimento che è naturale provare al raggiungimento di un obiettivo.
Di solito la domanda è: "e adesso che cavolo faccio, quanto sforzo supplementare dovrò fare per progredire?"quella è la fuga.
La parte complessa è capire che si sta scappando, realizzarlo sotto tutti i punti di vista e usare in maniera consapevole un energia, che fin' ora neanche sapevamo da dove arrivava.
In questa maniera si congiunge in maniera armonica dentro e fuori fondendosi in un 'Unico elemento.
Quando accade ciò è visibile, intuibile, senza spiegazioni e senza dubbi.

24 agosto 2020

Mi sono reso conto che , sportivamente parlando, non mi sono mai presentato.Provvedo.
Il primo mio ricordo sportivo risale al 1982 circa, dentro ad una piscina al chiuso, con un afa e un rimbombo allucinante; rimbombavano soprattutto le urla dell'istruttore che con i metodi "bulgari" correggeva gli sbagli di spaventatissimi, neoatleti di 4 5 anni. Dopo 2 anni arrivò il primo podio ad un provinciale, terzo posto.Iniziavo a scoprire che allenandomi, in maniera costante e assidua (4 volte a settimana all'epoca) i risultati arrivavano. Passa un anno mi aumentano di categoria e gli avversari si fanno sempre più forti, per tenere il passo mi aggiungono 1 allenamento a settimana, più un un giorno con la scuola e la domenica gare, attorno ai 7 8 anni mi allenavo già 7 su 7. Capisco che qualcosa non quadrava, i miei coetanei facevano altro,i risultati stentano, e colgo l' occasione per cambiare sport. Vista la mia notevole altezza (a proposito sono 167cm x 68kg in massa e 167cm x 63/64kg al 10%) decido di dedicarmi alla....pallacanestro. Dalle elementari alle medie sono stato un "cestita", non ho particolari bei ricordi, l' unica cosa positiva che ho capito è che non sono portato per gli sport di squadra.
Dopo una breve pausa di un anno,l' unico della mia vita senza allenamenti, mi appassiono alla bici, MTB, poi bici da corsa, dove finalmente riesco a scalare le montagne che vedevo in tv, per anni ho cercato di trovare ogni giorno un minimo di tempo per allenarmi, fin quando, spinto non ricordo da cosa, mi appassiono anche alla corsa,e decido contemporaneamente che è arrivato il momento anche di ritornare in piscina,e mi appassiono anche al bodybuilding, tutto scaglionato in più anni.
Ho cambiato tanti sport, ne cambierò ancora, e cosa per me fondamentale,è che non ne ho mai abbandonato nessuno. La sfida-per me- è far coesistere contemporaneamente sport antagonisti e godere dello stridio provocato dall'attrito violento, generato dall'incontro tra endurance e forza, massa e resistenza.
Sono estremamente fanatico dello sport a 360° , ma non sono fan di nessuno sport in particolare, ogni giorno, mi diverto a progredire in una specialità cercando il più possibile di far rimanere inalterate le prestazioni nelle altre, in attesa dell'onda perfetta che un giorno, spero non troppo lontano, mi consentirà di offrire "on demand" una prestazione di alto livello in ogni sport, contemporaneamente.
Tutto questo scritto,anche per dirimere sul nascere gli equivoci che- vista la mia particolare visione sportiva- possono nascere qui su FS.

10 agosto 2020

29 novembre 2019

23 marzo 2019



Storia del Peso di danieldds177


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